Giovannini, l’arretramento e le promesse di un Governo in bilico

Giovannini, l’arretramento e le promesse di un Governo in bilico

ferrovia mareDopo aver fatto un po' di confusione sul piano politico, passando con disinvoltura dall’ospitata al Caterraduno a un vero e proprio convegno sull’arretramento ferroviario pesarese che divide i marchigiani tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, alla fine il ministro Giovannini nelle Marche ha avuto parole buone per tutti. Lo si evince dalla lettura delle edizioni provinciali dei giornali di ieri. In quelle della provincia di Pesaro pare escludersi la tipologia di arretramento ferroviario e ciò fa gongolare il sindaco Matteo “ve l’avevo detto” Ricci, mentre in quelle della provincia di Ancona si gioisce per i segnali di apertura che il Ministro avrebbe dato al telefono a Regione Marche e Confindustria Ancona: state tranquilli, i soldi per progettare saranno stanziati con la prossima Legge di Bilancio.

Qual è la verità? Una parte di me vuol essere ottimista come il presidente di Confindustria Ancona, Pierluigi Bocchini, come l’assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli e come il mio Sindaco Stefania Signorini. Con loro, però, mi prendo l’impegno, se lo permettono, di vigilare, vigilare, vigilare. Perché, in definitiva, le rassicurazioni ci arrivano pur sempre dal membro di un esecutivo che ogni giorno di più dà segni di traballamento.

Sarà Draghi a firmare la prossima Legge di Bilancio? Difficile dirlo adesso. Per ora conviene prendere atto di questa apertura e registrare un’interessante convergenza di interessi verso temi che a Falconara portiamo avanti da anni con orgoglio e senza timori. Mentre sul fronte pesarese il sindaco Ricci ci avverte che “la politica non può giocare su questo (sull’arretramento complessivo, ndr), occorre mettersi a tavolino per migliorare la strategia ma sapendo che non è possibile pensare di arretrare tutto a prescindere. La sindaca di Ancona non ci pensa minimamente all'arretramento, perché su Ancona il progetto di sviluppo è un altro, legato al porto. Non dobbiamo cadere in discussioni sterili", noi registriamo attorno all’arretramento sempre maggior sostegno da parte di cittadini, associazioni di categoria e ordini professionali.

La sindaca di Ancona non dà segni di vita, tace Palazzo del Popolo Anconetano, fermo come dice Ricci al “no arretramento” dimenticando tutta la linea costiera stretta nella morsa della linea ferrata (vedi foto) e forse più preoccupato a non alzare argomenti scomodi in vista delle Elezioni Comunali del prossimo anno. Parla invece il resto della Città, desiderosa di aprirsi e diventare finalmente un capoluogo compiuto, aperto a tutta la regione e non confinato tra Torrette e Portonovo. Lo merita la città, lo merita il suo hinterland, lo merita la regione tutta.

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