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"Per recuperare l'area ex Montedison, l'unica strada percorribile inizia con l'abbattimento totale delle strutture esistenti ad esclusione delle Arche". Ha le idee chiare il vicesindaco Clemente Rossi sul ciò che bisogna fare per recuperare l'ex sito industriale a cavallo tra Falconara e Marina di Montemarciano.
L'Amministrazione comunale è impegnata fin dal suo insediamento per sanare decenni di abbandono e incuria nella zona e proprio per questo, nei giorni scorsi, il sindaco
"Lo stato attuale non è più ammissibile – spiega Rossi - l’area non può continuare a essere un luogo di ritrovo per senza tetto che puntualmente violano abusivamente gli spazi occupando le costruzioni rimaste ancora in piedi. Non è accettabile né dal punto di vista della sicurezza, né da quello della salute pubblica".
Nonostante l'abbattimento delle “casette degli operai” - i quattro edifici che fino a giugno erano visibili a ridosso della Flaminia, le cose sono solo di poco cambiate. E a testimoniarlo ci sono le continue operazioni delle forze dell'ordine che anche a fine novembre hanno trovato e denunciato 30 occupanti abusivi.
"Si è perso fin troppo tempo – aggiunge Rossi – e lo stesso complesso denominato "Le Arche", tutelato come esempio di archeologia industriale, essendo in legno, sta inesorabilmente scomparendo sotto l'azione degli agenti atmosferici. Vogliamo aspettare ancora un po' e vederlo crollare da solo? Penso che il recupero sia la strada migliore da perseguire ma per fare questo, visto che gli Enti pubblici non hanno risorse sufficienti, sia aprire ai privati".
Il Prg falconarese prevede per l'ex Montedison spazi fieristici, attività sportive, piccoli insediamenti commerciali e aree pubbliche con ma la situazione attuale, unita alla crisi economica, non è facile trovare investitori.
"Il Comune può fare la sua parte ordinando al proprietario di libere il sito dagli edifici fatiscenti e dalle macerie – conclude Rossi - Solo dopo questa operazione, che necessita un nulla osta non più rinviabile della Sovrintendenza, l'area, situata in una zona divenuta maggiormente strategica dopo l'apertura del nuovo casello autostradale di Montemarciano, potrà diventare appetibile per possibili investimenti privati. Questi, avendo la facoltà di recuperare le volumetrie edificatorie potrebbero al tempo stesso riuscire a provvedere alla necessaria e costosa bonifica della quale il sito necessita a tutela della salute pubblica. È l'unica strada per dare una possibilità ad un’area che, restando così le cose, non ne avrebbe. Le attività che si possono pensare? Pubbliche, sportive, commerciali e, perché no, fieristiche visto che Ancona ha perso i suoi spazi espositivi e sull’
(da Ufficio Stampa Comune di Falconara)
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Sempre pieni nei giorni di mercato e decisamente utili nel periodo dedicato agli acquisti di Natale, i nuovi stalli per la sosta, realizzati in estate dall’Amministrazione comunale sulla Flaminia in zona disco hanno fatto il pieno anche ieri mattina.
Il progetto, fortemente voluto dal vicesindaco con delega alla sicurezza e viabilità Clemente Rossi, e realizzato in estate ha trovato concorso fattivo e attivo nei vari servizi comunali e assessorati coinvolti, in particolare tra i Lavori Pubblici e
I nuovi spazi regolamentati attraverso il disco orario (dove è possibile sostare in un tempo determinato, ma a titolo gratuito, nei parcheggi a righe bianche) ampliano così le possibilità di sosta nelle vicinanze della Galleria commerciale di via Bixio e sono ormai entrati nell’uso quotidiano da parte degli automobilisti che frequentano
Insomma attraverso questo intervento si è andati a sopperire all’esigenza di ulteriori posti auto a servizio della zona, realizzando diversi stalli nell’area liberata dalla demolizione del vecchio edificio del casello ferroviario (intervento, attuato da RFI, rete ferroviaria italiana, in accordo con l’Amministrazione comunale per mettere in sicurezza l’area).
Non solo. Con la realizzazione di questa opera è stato migliorato lo skyline della costa e si è aperta ulteriormente la vista delle abitazioni che si affacciano sul mare.
“In questo modo è stato possibile incrementare il numero di parcheggi e iniziare il percorso di riassetto generale del lungomare - spiega il vicesindaco Clemente Rossi - Si tratta del primo step di un percorso più ampio per il reperimento di nuovi stalli di sosta e più in generale per il riordino della città e anche questo intervento va inserito infatti in un più ampio progetto di reperimento delle aree di sosta così necessarie per la città e di cui si sente vivamente il bisogno anche in questo quartiere. Non solo nel periodo estivo, ma anche nelle altre stagioni. La zona in questione è infatti un naturale polo commerciale cittadino e, con la chiusura invernale dalla zona adibita alla sosta di parco Kennedy (anche se come noto è parto il lunedì mattina ndr), i nuovi parcheggi costituiranno una valida alternativa per clienti delle attività e residente della zona. Un grande apprezzamento va al senso di collaborazione con i responsabili delle ferrovie dello stato sempre molto attenti anche alle esigenze della città”.
(da Ufficio Stampa Comune di Falconara Marittima)
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Ieri mattina alle
Grazie alla segnalazione di un cittadino, in una prima fase si è messa in moto
L’esemplare “caretta caretta” (lunga
Questo tipo di tartaruga marina, la più comune del Mar Mediterraneo, è una specie fortemente minacciata in tutto il bacino del Mediterraneo ed è ormai al limite dell'estinzione nelle acque territoriali italiane.
“Anche questo intervento – commentano gli assessori Clemente Rossi (sicurezza) e
(da Ufficio Stampa Comune di Falconara Marittima)
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I fuochi della Venuta al parco Kennedy
Nonostante il freddo, circa 120 falconaresi si sono radunati ieri sera al parco Kennedy per la Venuta. Una tradizione antica nelle Marche che a Falconara è stata ripresa da un paio di anni dai cittadini del comitato Parco Kennedy e dalle parrocchie del Rosario e di San Giuseppe.
Usanza vuole che nella notte tra il 9 e il 10 dicembre si faccia un falò per indicare la strada agli angeli che trasportano la Santa Casa fino a Loreto.
Marche Multiservizi ha messo a disposizione legna e pietre refrattarie e i falconaresi hanno allestito una pira sulla pista circolare del parco.
I soci dell'Auser hanno infine cotto delle caldarroste. È il secondo anno consecutivo che questa tradizione viene rispolverata. Per Falconara, una città che troppo spesso dimentica la sua storia e che non ha un vero e proprio campanile, questi appuntamenti rappresentano un tassello importante per fare comunità.