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Ex Montedison, i vigili bloccano un trasloco degli abusivi
Erano appena arrivati forniti di letti, coperte e materassi. Pronti ad accamparsi all'interno dell'ex Montedison. Due pattuglie della Polizia Municipale, allertata da uno dei rappresentanti della proprietà, sono intervenute sul posto. Sono andato con loro. Gli agenti hanno identificato gli stranieri, tutti di nazionalità romena. Un gruppo formato da 5 persone (quattro uomini e una donna di età compresa tra i 20 e i 36 anni), accompagnate da un autista al volante di un furgone. Quest’ultimo avrebbe fornito agli altri il necessario per passare la notte. I vigili hanno allontanato gli abusivi e fatto portar via i mobili che sono stati ricaricati a bordo del mezzo sul quale erano stati trasportati.
Con ogni probabilità, saranno denunciati per invasione di edificio. L’autista per favoreggiamento. Il romeno proprietario del furgone, insieme a un altro connazionale facente parte del gruppo, è stato accompagnato al Comando della Polizia Municipale per accertamenti. Dalle domande cui sono stati sottoposti è emersa l'esistenza di una rete di stranieri che fornisce indicazioni e appoggio per utilizzare i fabbricati fatiscenti della Montedison per una o più notti. Anche io mi sono confrontato con loro per capire nei dettagli gli aspetti della vicenda. La maggior parte degli stranieri che si affidano e questo tipo di "servizi" è pendolare tra la Romania e l'Italia, meta che viene raggiunta soprattutto in prossimità dei periodi festivi.
Dicono di venire qui per cercare lavoro ma sull'attendibilità di questa affermazione nutro forti perplessità. E comunque, con la crisi che stiamo attraversando, l'occupazione manca per tutti i cittadini, italiani e non, che già vivono qui da tempo. Figuriamoci per queste persone che, volenti o nolenti, vivono ai margini della società e spesso non hanno la minima intenzione di integrarsi. Quello della Montedison è un problema da risolvere con la massima velocità. Il mio auspicio è che la proprietà riesca a trovare un'intesa con la Soprintendenza per il recupero complessivo e la bonifica dell'area. Il suo rilancio porterà nuovi posti di lavoro ed eliminerà i problemi legati al degrado e alla sicurezza.
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Un nuovo punto di ascolto: vi aspetto tutti i mercoledì in piazza Mazzini
Sono stato sempre a disposizione della gente. In strada come qui nell’ufficio dell’assessorato, a Palazzo Bianchi. Voglio fare di più.
Per consolidare il mio impegno di confronto con i cittadini, da domani, per tutti i mercoledì dei prossimi mesi sarò a disposizione di chi vorrà incontrarmi in piazza Mazzini, dalle 9 alle 13, alla sede elettorale Goffredo Brandoni sindaco.
Per elaborare insieme progetti, per ascoltare e dare risposte.
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Un altro punto di Direzione Falconara: le righe blu
Da Direzione Falconara mi chiedono un intervento su un punto che non mi trova d'accordo. Eccoli accontentati. Mi spiace deludere quanti avrebbero voluto una risposta immediata su tutti i punti. Abbiate pazienza, il tempo a disposizione del pc è sempre inferiore rispetto a quello dedicato a incontrare cittadini di persona. Senza contare che, per il ruolo che ricopro, in costante contatto con la Polizia Municipale, il mio cellulare è sempre acceso. E squilla di continuo. Tornando a noi, ecco le mie riflessioni sui punti 4 e 5.
I firmatari di Direzione Falconara chiedono il "ripristino della sosta oraria gratuita (max 1 ora) per tutte le vie del centro città comprese nella parte pianeggiante del territorio falconarese: tratti di via Flaminia, via Bixio, via Leopardi compresi tra via Fratti e via Mameli e vie traverse comprese".
L'idea è quella che in assenza di metropolitana di superficie e potenziamento dei servizi di navetta, il parcheggio a pagamento scoraggi gli acquisti in centro, favorendo i grandi centri commerciali.
Non sono d'accordo. Già oggi esiste la possibilità di parcheggiare l'auto in prossimità del centro senza pagare un cent. La zona a disco orario, oltre che piazza Garibaldi, regolamenta via Baldoni (a fianco alla chiesa del Rosario), via Galliano (sotto la Pineta), via Saffi, tutta via Buozzi. Mi si dirà: "Ma tocca fare la salita". Risposta: la parte di città a nord di via Roma è in piano. Dove una, dove due ore, la sosta è gratuita. Dovete sostare in zona Galleria/parco Kennedy? Nel quadrato compreso tra le vie Trieste, dei Mille e Leopardi, c'è disco orario per un'ora.
Passiamo ai servizi di trasporto pubblico. Quelli della nostra circolare sono molto utilizzati e quando la Regione ha imposto un taglio del 5% sulle corse, sono riuscito a trovare tra le pieghe del nostro bilancio comunale, qualche risorsa per lasciarle inalterate. Le navette? In passato le hanno sperimentate con partenza dal parcheggio di via Castellaraccia: hanno funzionato a corrente alternata e comunque hanno un costo che non ci possiamo permettere.
Il posto auto in centro è prezioso. Ed è per questo che ha un valore. Che da noi è pari a 1 euro all'ora con un minimo di 20 cent. Tutta la giornata? Appena 5 euro. Andate ad Ancona a 1,20 l'ora e 50 cent negli stalli di sosta veloce. Come ulteriore agevolazione, dall'inizio dell'anno, abbiamo anche introdotto il pagamento posticipato: se il ticket è scaduto, il berretto giallo lascia un tagliando che permette all'automobilista di sanare la sua posizione entro la mezzanotte, pagando la giornata intera: 5 euro. Dopo la mezzanotte scatta la sanzione, prevista dal Codice della Strada, di 25 euro.
Sulla pedonalizzazione sono d'accordo. Va conquistata e per farlo abbiamo bisogno di aumentare il numero di parcheggi. Anche in previsione di questo abbiamo salutato positivamente la volontà che il privato che gestisce la sosta sulle righe blu, di investire sul multipiano alla stazione. Un progetto che stiamo valutando (checché ne dicano i nostri avversari per i quali un progetto preliminare è già un ecomostro già acquisito, per dimensioni ed estetica). A noi interessa averlo.
Primo, perché ci permetterà di aprire alla città una zona oggi chiusa e in degrado con locali e negozi.
Secondo, perché quei posti auto servono al centro e ad una stazione ferroviaria dalla quale partono ogni anno circa 100mila passeggeri.
Terzo, perché con la realizzazione del parcheggio sarà allargata la strada e questo consentirà di avere una fermata del bus che non blocchi tutto il flusso dei veicoli sulla Flaminia come oggi accade sotto gli occhi di tutti.
In tutto questo non manca ovviamente un ritorno economico per il Comune. Per la gestione della sosta, l'Ente percepirà un minimo di 600mila euro l'anno per i primi due anni. Cifra destinata a salire a seconda dei ricavi ottenuti. Al Comune, che avrà sempre voce in capitolo sulle tariffe, resterà sempre il 40% degli introiti.
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Bypass, i motivi di un no
Il collega è intelligente e preparato e giustamente mette in evidenza gli aspetti positivi del progetto di bypass ferroviario che interessa il nostro territorio. La liberazione delle aree a nord della nostra città, occupate oggi dagli scali ferroviari, è uno dei più importanti.
Debbo però registrare che ci sono forti incertezze in tutta la vicenda. Le ho espresse nei mesi scorsi con gli assessori Mondaini e Astolfi.
- La riduzione del finanziamento prevede ancora le opere di compensazione ipotizzate per Falconara?
- La previsione della delocalizzazione dei due scali ferroviari falconaresi viene mantenuta?
- Perché la Regione si orienta sulla stazione di Montemarciano rispetto a una serie di interventi ben più importanti e strategici collocati nel territorio del Comune di Falconara?
- Cosa ci guadagna la città?
- In realtà la questione cardine è l'arretramento della ferrovia: il bypass lo ribadisce o lo mette in discussione?
- Mi chiedo anche: dove è andato a finire l'ottimo progetto dell'ex presidente delle Provincia di Ancona Enzo Giancarli che prevedeva l'arretramento di tutta la linea Adriatica fino a Passo Varano? Si sta tentando di affossarlo?
Tutte domande che per ora non trovano risposta. E visto che si tratta di un intervento imponente che varierà gli assetti della città, non credo sia responsabile un sì a scatola chiusa. Lo stesso consiglio comunale si è già espresso in questa direzione. Se le negatività sono superiori, il territorio subirebbe ferite non rimarginabili né ora, né forse mai.
