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Ancona al voto: cambiamento e dialogo per uscire (tutti) dal pantano
Affrancati con merito una settimana prima del previsto dalle beghe della campagna elettorale qua a Falconara guardiamo con estremo interesse l'evolversi delle vicende anconetane dove oggi, come prima mai era successo, il centrodestra è avanti nei voti rispetto a un centrosinistra che da sempre amministra la Dorica.
Silvetti contro Simonella? A prescindere da chi sarà il vincitore, le questioni sulle quali discutere tra noi e loro sono tante. Dalla gestione dei rifiuti alla spiaggia, dalle manutenzioni delle strade comuni alle frazioni confinanti in area rurale. Non si può tuttavia non notare che Ancona, gestita come lo è stata nel suo recente passato, si è sempre più chiusa in sé stessa recitando male il ruolo che le è stato assegnato di Capoluogo di Regione. Che non si limita al solo ospitare i palazzi della politica, delle agenzie o delle Istituzioni in generale ma, in generale, a guidare i processi di trasformazione del territorio alla ricerca del bene comune e del progresso.
Silvetti contro Simonella? A prescindere da chi sarà il vincitore, le questioni sulle quali discutere tra noi e loro sono tante. Dalla gestione dei rifiuti alla spiaggia, dalle manutenzioni delle strade comuni alle frazioni confinanti in area rurale. Non si può tuttavia non notare che Ancona, gestita come lo è stata nel suo recente passato, si è sempre più chiusa in sé stessa recitando male il ruolo che le è stato assegnato di Capoluogo di Regione. Che non si limita al solo ospitare i palazzi della politica, delle agenzie o delle Istituzioni in generale ma, in generale, a guidare i processi di trasformazione del territorio alla ricerca del bene comune e del progresso.
Due esempi su tutti: l'arretramento ferroviario e la gestione dei rifiuti. Il primo considerato prima utopia e comunque sempre avversato per il mantenimento dell'esistente nonostante le indicazioni di tutti i Comuni costieri e delle categorie economiche (su questo il Manifesto sulle Infrastrutture firmato da Confindustria, Confartigianato Marche, Cna Marche, Confcommercio Marche e Coldiretti Marche è chiarissimo). L'altro imposto a colpi di maggioranza a livello provinciale nonostante le bocciature in sequenza di Tar, Consiglio di Stato e Corte dei Conti con il risultato che la tassa sui rifiuti - che sarebbe potata andare a gara già da tempo per poter avere tariffe migliori per i cittadini - nella Dorica risulta essere tra le più alte tra i capoluoghi marchigiani con un aumento del 11,2% rispetto a 5 anni fa (studio Uil Marche).
Quanto avrebbe fatto bene a tutti quanti un'Ancona capace di recepire le istanze del territorio, tradurre il tutto in azione politica e guidarne i processi su ampia scala? Tantissimo. Quando si parla di strategia territoriale che non c'è, a mio avviso, è proprio qui il punto debole. Il problema adesso è che il gruppo di potere che sta alle spalle di Simonella non ha alcuna intenzione di mollare. Negli ultimi giorni si torna a evocare la tenuta democratica e il pericolo fascista tanto che anche forze politiche che hanno contrastato Valeria Mancinelli, che per 10 anni sono stati presi a pesci in faccia dalla stessa, ora diventano alleati o comunque più teneri rispetto al mese scorso. è il caso dei Verdi e di Altra Idea di Città, forze che si sono battute per anni su temi come il sì all'area marina protetta del Conero, la ripartura della stazione marittima per la metropolitana di superficie o il no alle grandi navi da crociera e che ora accantonano le bandiere per correre in soccorso a Ida Simonella.
Che potremmo ribattezzare "Ira" visti i toni sprezzanti che ha usato fin dai primi giorni contro Daniele Silvetti, una vera grande novità che potrebbe restituire ad Ancona il suo protagonismo. Non è un caso se il candidato sindaco di centrodestra abbiamo fatto il pieno di voti nelle frazioni o nei quartieri popolari. Sono convinto che qualità come capacità di ascolto, visione, gestione dei processi decisionali che Silvetti ha dimostrato in questi anni alla guida del Parco del Conero (dove come prima di lui nessuno mai ha messo d'accordo ambientalisti, agricoltori, amministrazioni comunali e associazioni) possano essere riportate su una scala più ampia. Ne trarrebbe enormi benefici Ancona. E con essa tutto il territorio.
Quanto avrebbe fatto bene a tutti quanti un'Ancona capace di recepire le istanze del territorio, tradurre il tutto in azione politica e guidarne i processi su ampia scala? Tantissimo. Quando si parla di strategia territoriale che non c'è, a mio avviso, è proprio qui il punto debole. Il problema adesso è che il gruppo di potere che sta alle spalle di Simonella non ha alcuna intenzione di mollare. Negli ultimi giorni si torna a evocare la tenuta democratica e il pericolo fascista tanto che anche forze politiche che hanno contrastato Valeria Mancinelli, che per 10 anni sono stati presi a pesci in faccia dalla stessa, ora diventano alleati o comunque più teneri rispetto al mese scorso. è il caso dei Verdi e di Altra Idea di Città, forze che si sono battute per anni su temi come il sì all'area marina protetta del Conero, la ripartura della stazione marittima per la metropolitana di superficie o il no alle grandi navi da crociera e che ora accantonano le bandiere per correre in soccorso a Ida Simonella.
Che potremmo ribattezzare "Ira" visti i toni sprezzanti che ha usato fin dai primi giorni contro Daniele Silvetti, una vera grande novità che potrebbe restituire ad Ancona il suo protagonismo. Non è un caso se il candidato sindaco di centrodestra abbiamo fatto il pieno di voti nelle frazioni o nei quartieri popolari. Sono convinto che qualità come capacità di ascolto, visione, gestione dei processi decisionali che Silvetti ha dimostrato in questi anni alla guida del Parco del Conero (dove come prima di lui nessuno mai ha messo d'accordo ambientalisti, agricoltori, amministrazioni comunali e associazioni) possano essere riportate su una scala più ampia. Ne trarrebbe enormi benefici Ancona. E con essa tutto il territorio.
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Rifiuti - Errare è umano, perseverare è Pd: e i cittadini pagano
Oggi la Corte dei Conti, ieri il Consiglio di Stato e prima ancora il Tar. C’è bisogno di altro per decretare la grande capacità delle amministrazioni targate Pd di sperperare allegramente risorse pubbliche a proprio uso e consumo? Il riferimento, chiaro per chi mi segue sul blog, è all’ennesima cantonata presa da Ata Rifiuti e dai sindaci dem, la dorica Mancinelli in testa, che da 10 anni ci raccontano la storia del gestore unico del servizio rifiuti da affidare a un’azienda pubblica senza gara d’appalto. Una telenovela che sembra non finire date le dichiarazioni del giorno dopo tese a minimizzare l’ultima bocciatura arrivata in ordine di tempo, quella della Corte dei Conti che ha evidenziato tutte le lacune di quella che è a tutti gli effetti una navigazione a vista.
Solo per quanto riguarda Falconara, ai nostri cittadini è stato di fatto impedito di poter contare su un servizio più efficiente ed economico. Come? Bloccando tutte le potenziali gare d’appalto siamo stati costretti ad agire di proroga in proroga alle stesse tariffe – altissime – stabilite dalle amministrazioni che ci hanno preceduto. Non è il solito modo di dire. È stato uno tsunami di cecità ideologica e sciatteria amministrativa condite da una montagna di debiti. Dopo un contratto capestro decennale, avremmo potuto avviare un gara d’appalto nel 2017. Avremmo potuto migliorare il servizio e abbassare le tariffe.
Solo per quanto riguarda Falconara, ai nostri cittadini è stato di fatto impedito di poter contare su un servizio più efficiente ed economico. Come? Bloccando tutte le potenziali gare d’appalto siamo stati costretti ad agire di proroga in proroga alle stesse tariffe – altissime – stabilite dalle amministrazioni che ci hanno preceduto. Non è il solito modo di dire. È stato uno tsunami di cecità ideologica e sciatteria amministrativa condite da una montagna di debiti. Dopo un contratto capestro decennale, avremmo potuto avviare un gara d’appalto nel 2017. Avremmo potuto migliorare il servizio e abbassare le tariffe.
Siamo stati bloccati dal piano maldestro del centrosinistra e ci è stato impedito anche di indire gare ponte in attesa di arrivare a un gestore unico che comunque abbiamo sempre ritenuto ottimale per il bacino provinciale. Cosa cambia ora? Noi, Senigallia, Monte San Vito e pochi altri continueremo a batterci. Jesi, dopo l’errore politico di Bacci nella conduzione della campagna elettorale 2022, con il nuovo sindaco Pd ha ovviamente abbracciato le intenzioni della “Ditta”. Idem, Fabriano. Loro insisteranno. Noi continueremo a denunciare la malagestione della Cosa Pubblica in tutte le sedi e, per quel che ci riguarda, ci opporremo in tutte le sedi alla realizzazione, prevista, di una discarica dell’umido alle porte di Castelferretti. Soprattutto, visti i risultati, continueremo a chiedere un commissariamento dell’attuale management dell’Ata Rifiuti di Ancona.
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La sinistra, le verità assolute e la logica di sempre: uniti dal nemico, divisi su tutto
Esiste in politica una logica perversa per la quale la sinistra è depositaria di verità assolute, della cultura, della parte migliore della società come se tutti gli altri fossero brutti, sporchi e cattivi e i cittadini che non li votano sono povere vittime delle circostanze, dell'ignoranza, persone da redimere in qualche modo. L'avversario? Va denigrato. Lo abbiamo visto nei giorni scorsi a settembre dove il Pd, animato dalla nuova segreteria, ha spostato il baricentro tutto a sinistra per marciare contro la violenza prendendo come spunto le botte rifilate da un gruppo di studenti di destra a un gruppo di studenti di sinistra. Non il contrario, che pure accade e andrebbe egualmente denunciato anziché essere avvolto nel silenzio generale.
Si sa. C'è chi ha buoni megafoni. Niente di nuovo. Come non è nuova la propensione sinistra di trovare un'unione contro qualcuno. Che può essere positiva in piazza, meno, molto meno se poi si è chiamati a governare. Sul fronte della protesta sono tutti immacolati, dimentichi di quanto hanno fatto al governo. Nella nostra Falconara la dinamica non cambia e a pochi mesi dalle elezioni la maggior parte degli avversari politici sembra essersi dimenticata delle macerie in cui avevano lasciato il Comune quando siamo arrivati. Dicono "sono 15 anni che parlate dei debiti, è una scusa che non attacca più" smemorati sui mutui che loro hanno contratto e rinegoziato sono trentennali.
Parlano di lavoro e sostenibilità ma poi sono divisi tra sviluppo e ambientalismo talebano, strepitano per i diritti ma tendono a dimenticare i doveri. L'unico punto in comune è in nemico. Ne ha parlato anche Alessandro Campi nei giorni scorsi sulle colonne de Il Messaggero. "Nell'attesa si chiarirsi le idee, magari anche su altri temi più prosaici, dalle politiche sul lavoro alla giustizia, dalle tasse all'autonomia differenziata, per il primo abbraccio simbolico si è scelto quella sorta di usato sicuro ideologico, emotivamente coinvolgente e di facile vendibilità mediatica" scrive Campi. L'ideale di "chi non ha programmi" aggiunge lui. E di chi conosce solo una parte limitata e parziale della cittadinanza, aggiungo io.
Esiste in politica una logica perversa per la quale la sinistra è depositaria di verità assolute, della cultura, della parte migliore della società come se tutti gli altri fossero brutti, sporchi e cattivi e i cittadini che non li votano sono povere vittime delle circostanze, dell'ignoranza, persone da redimere in qualche modo. L'avversario? Va denigrato. Lo abbiamo visto nei giorni scorsi a settembre dove il Pd, animato dalla nuova segreteria, ha spostato il baricentro tutto a sinistra per marciare contro la violenza prendendo come spunto le botte rifilate da un gruppo di studenti di destra a un gruppo di studenti di sinistra. Non il contrario, che pure accade e andrebbe egualmente denunciato anziché essere avvolto nel silenzio generale.
Si sa. C'è chi ha buoni megafoni. Niente di nuovo. Come non è nuova la propensione sinistra di trovare un'unione contro qualcuno. Che può essere positiva in piazza, meno, molto meno se poi si è chiamati a governare. Sul fronte della protesta sono tutti immacolati, dimentichi di quanto hanno fatto al governo. Nella nostra Falconara la dinamica non cambia e a pochi mesi dalle elezioni la maggior parte degli avversari politici sembra essersi dimenticata delle macerie in cui avevano lasciato il Comune quando siamo arrivati. Dicono "sono 15 anni che parlate dei debiti, è una scusa che non attacca più" smemorati sui mutui che loro hanno contratto e rinegoziato sono trentennali.
Parlano di lavoro e sostenibilità ma poi sono divisi tra sviluppo e ambientalismo talebano, strepitano per i diritti ma tendono a dimenticare i doveri. L'unico punto in comune è in nemico. Ne ha parlato anche Alessandro Campi nei giorni scorsi sulle colonne de Il Messaggero. "Nell'attesa si chiarirsi le idee, magari anche su altri temi più prosaici, dalle politiche sul lavoro alla giustizia, dalle tasse all'autonomia differenziata, per il primo abbraccio simbolico si è scelto quella sorta di usato sicuro ideologico, emotivamente coinvolgente e di facile vendibilità mediatica" scrive Campi. L'ideale di "chi non ha programmi" aggiunge lui. E di chi conosce solo una parte limitata e parziale della cittadinanza, aggiungo io.
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La città che vogliamo, il futuro da costruire insieme
Nei giorni scorsi abbiamo illustrato un bilancio di quella che è stata la nostra azione amministrativa nel corso degli anni. A livello urbanistico un lavoro imponente, di cui ho parlato nel precedente post, e che prosegue attraverso diverse direttrici, o Piani, che qui di seguito vi voglio illustrare.
PIANO DEL VERDE
Sul tavolo dei progettisti incaricati è in corso di elaborazione il Piano del Verde, un importante tassello per identificare e prefigurare la Falconara del futuro. Già da tempo l’Amministrazione è impegnata ad un’opera di piantumazione generalizzata di vari angoli della città.
Ne è anche la prova la recente notizia dell’apporto che darà l’Anas in tema di riforestazione e di nuovo bosco urbano in prossimità della Raffineria, anche come forma di compensazione dell’abbattimento di essenze arboree necessarie per la realizzazione del quadruplicamento della SS16 tra Ancona e Falconara.
Il Piano del Verde vede impegnati il personale dell’Ufficio Urbanistica e dell’Ufficio Ambiente, con la consulenza specialistica dell’agronomo e la collaborazione scientifica dell’Università Politecnica delle Marche.
PIANO LITORALE SUD
Ne è anche la prova la recente notizia dell’apporto che darà l’Anas in tema di riforestazione e di nuovo bosco urbano in prossimità della Raffineria, anche come forma di compensazione dell’abbattimento di essenze arboree necessarie per la realizzazione del quadruplicamento della SS16 tra Ancona e Falconara.
Il Piano del Verde vede impegnati il personale dell’Ufficio Urbanistica e dell’Ufficio Ambiente, con la consulenza specialistica dell’agronomo e la collaborazione scientifica dell’Università Politecnica delle Marche.
PIANO LITORALE SUD
Il Piano di adeguamento del litorale riguardano la riduzione e delimitazione delle aree pubbliche dedicate allo spiaggiamento dei natanti e l’ottenimento da parte del Comune di una Concessione Unica di una vasta area del litorale di Villanova, al fine di salvaguardare i manufatti tradizionali esistenti e la protezione della piccola pesca, come indicato anche dal Piano Regionale della Costa.
Il Piano è stato già definito e consegnato dai progettisti. Siamo ora nella fase dei pareri degli altri Enti interessati per l’approvazione definitiva.
Il Piano è stato già definito e consegnato dai progettisti. Siamo ora nella fase dei pareri degli altri Enti interessati per l’approvazione definitiva.
PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’ABITARE (PINQUA)
Si identifica nella “Rifunzionalizzazione dello scalo ferroviario a mare di Villanova”, di cui beneficerà tutta la città e renderà ancora più credibile il nostro litorale per residenti, cittadini di altre città e turisti. Parliamo, in tutto, di 12 interventi. Per Falconara si tratta di ridisegnare il suo affaccio al mare.
Un bell'orgoglio: siamo stati, insieme al Comune di Senigallia, i primi a credere in un Progetto generale volto alla riqualificazione degli edifici residenziali o aree pubbliche per il miglioramento della qualità dell’abitare. Ci sono stati assegnati 15 milioni per questo.
Un bell'orgoglio: siamo stati, insieme al Comune di Senigallia, i primi a credere in un Progetto generale volto alla riqualificazione degli edifici residenziali o aree pubbliche per il miglioramento della qualità dell’abitare. Ci sono stati assegnati 15 milioni per questo.
EX SCUOLE LORENZINI
Per recuperare l'edificio delle ex scuole elementari Lorenzini di Villanova siamo stati assegnatari di un finanziamento di 2 milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane e degradate.
Nel corso del 2022 è proseguita l’attività amministrativa per rendere operativa la Convenzione tra il Comune di Falconara e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attuazione del Progetto denominato “VES – Villanova. Esercizi di sconfinamento”.
Il progetto esecutivo, vinto da uno Studio di Architettura di Torino, è stato in questo mese appaltato e i lavori sono in procinto di essere avviati con l’apertura del cantiere.
EX GARAGE FANESI
Il recupero dell’ex Fanesi, immobile incompiuto a ridosso di piazza Mazzini, ci consentirà di avere uffici comunali, servizi educativi e didattici. Un altro "regalo" delle amministrazioni del passato, costato denaro alla collettività e decoro al centro città.
Il contributo concesso dallo Stato con i fondi del PNRR ammonta a 4.785.000 euro, per un importo complessivo di 5.100.000 euro.
L'ufficio Lavori Pubblici ha provveduto alla approvazione e pubblicazione del bando per l’affidamento della progettazione.
“DAI BORDI AL CASTELLO”, IL PIANO DI MOBILITA’ SOSTENIBILE
L’Ufficio Urbanistica ha predisposto la Delibera. Il Bando è stato pubblicato. Sono pervenute le proposte dei tecnici e la Commissione preposta le sta esaminando.
Il costo della progettazione è finanziato con il Fondo Concorsi e idee per la coesione territoriale e ammonta a circa 95.000 euro. È imminente la designazione del Progetto vincitore.
LIBERARE VIA MARCONI DAL TRAFFICO
L'apertura di diverse nuove attività private in via Marconi, a ridosso del quartiere Stadio, ci ha messo di fronte alla responsabilità di governare i processi urbanistici. C'è chi critica l’aumento eccessivo del traffico, in particolare in alcune ore di punta, specie del fine settimana, ma vorrei far notare che anche in passato via Marconi è stata teatro di gravi e ripetuti incidenti che hanno coinvolto, tragicamente, anche pedoni.
Il miglioramento complessivo della viabilità potrà essere raggiunto con la costruzione, già concordata da parte delle Ferrovie dello Stato di una bretella che allungherà via del Consorzio e si svilupperà in affiancamento del nuovo raccordo ferroviario che congiungerà la linea romana con quella adriatica. Sono già stati stipulati accordi ben precisi in tal senso tra il Comune ed Rfi. Confido che una tale opera possa snellire sensibilmente il traffico, soprattutto quello pesante, ma non solo, collegandolo con la grande viabilità e consentendo, anche, alternative per l’ingresso e l’uscita da e per Falconara.
Per il momento, il trasferimento del Lidl da Castelferretti a Case Unrra, sempre lungo via Marconi nell’area ex Simonetti, dove da anni era presente un magazzino di rivendita di materiali edilizi, non più produttivo, ha consentito una ampia opera di riqualificazione dell’intera area. È stato realizzato anche un ampio parcheggio a servizio della attività distributiva/commerciale (implementatasi di recente anche con l’avvento del marchio nazionale Risparmio Casa), ma sempre aperto e disponibile al pubblico nelle 24 ore. Inoltre si è proceduto, come da progetto, a piantare alcune centinaia di essenze arboree che contribuiranno, una volta cresciute, ad assorbire la CO2 e costituire una barriera di verde laddove era completamente assente.
Sono anche funzionanti due postazione di ricariche elettriche per automezzi a disposizione della clientela. Il traffico, come dicevo, intenso da sempre nella zona, è stato canalizzato, rendendo indipendente i due sensi di marcia e obbligando ad una diminuzione di velocità gli automezzi. Il livello di sicurezza si è decisamente innalzato, anche attraverso la conduzione di una efficiente rotatoria.
PIAZZA CATALANI, UN NUOVO MODO DI VIVERE IL TERRITORIO
I tecnici la chiamano Urbanistica tattica. Io la interpreto come un nuovo modo di riappropriarsi degli spazi urbani, anche di quelli che possono apparire, a torto, poco significativi.
Rendere, cioè, fruibile con semplicità e immediatezza piazze di quartiere, spazi dimenticati accanto alle case, reiventarsi utilizzazioni per giovani, ragazzi, famiglie, ma anche meno giovani, dove si può provare ad avere momenti di incontro e di socializzazione. Con investimenti contenuti, ma tanto senso di responsabilità e di appartenenza per luoghi che, in definitiva, sono nostri. Curarne il decoro e l’utilizzo civile in piena libertà.
Si potranno promuovere attività ludiche, sportive, senza il ricorso ad un esasperato agonismo, Promuovere occasioni di incontro fra Associazioni e attività del tempo libero, in un clima di inclusione, anche fra etnie diverse. E, perché no, anche chiacchiere fra meno giovani e famiglie, fare giochi di società, leggere un libro e coinvolgere anche i meno fortunati, superando le loro disabilità.
Per recuperare l'edificio delle ex scuole elementari Lorenzini di Villanova siamo stati assegnatari di un finanziamento di 2 milioni di euro nell’ambito del Piano Nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane e degradate.
Nel corso del 2022 è proseguita l’attività amministrativa per rendere operativa la Convenzione tra il Comune di Falconara e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attuazione del Progetto denominato “VES – Villanova. Esercizi di sconfinamento”.
Il progetto esecutivo, vinto da uno Studio di Architettura di Torino, è stato in questo mese appaltato e i lavori sono in procinto di essere avviati con l’apertura del cantiere.
EX GARAGE FANESI
Il recupero dell’ex Fanesi, immobile incompiuto a ridosso di piazza Mazzini, ci consentirà di avere uffici comunali, servizi educativi e didattici. Un altro "regalo" delle amministrazioni del passato, costato denaro alla collettività e decoro al centro città.
Il contributo concesso dallo Stato con i fondi del PNRR ammonta a 4.785.000 euro, per un importo complessivo di 5.100.000 euro.
L'ufficio Lavori Pubblici ha provveduto alla approvazione e pubblicazione del bando per l’affidamento della progettazione.
“DAI BORDI AL CASTELLO”, IL PIANO DI MOBILITA’ SOSTENIBILE
L’Ufficio Urbanistica ha predisposto la Delibera. Il Bando è stato pubblicato. Sono pervenute le proposte dei tecnici e la Commissione preposta le sta esaminando.
Il costo della progettazione è finanziato con il Fondo Concorsi e idee per la coesione territoriale e ammonta a circa 95.000 euro. È imminente la designazione del Progetto vincitore.
LIBERARE VIA MARCONI DAL TRAFFICO
L'apertura di diverse nuove attività private in via Marconi, a ridosso del quartiere Stadio, ci ha messo di fronte alla responsabilità di governare i processi urbanistici. C'è chi critica l’aumento eccessivo del traffico, in particolare in alcune ore di punta, specie del fine settimana, ma vorrei far notare che anche in passato via Marconi è stata teatro di gravi e ripetuti incidenti che hanno coinvolto, tragicamente, anche pedoni.
Il miglioramento complessivo della viabilità potrà essere raggiunto con la costruzione, già concordata da parte delle Ferrovie dello Stato di una bretella che allungherà via del Consorzio e si svilupperà in affiancamento del nuovo raccordo ferroviario che congiungerà la linea romana con quella adriatica. Sono già stati stipulati accordi ben precisi in tal senso tra il Comune ed Rfi. Confido che una tale opera possa snellire sensibilmente il traffico, soprattutto quello pesante, ma non solo, collegandolo con la grande viabilità e consentendo, anche, alternative per l’ingresso e l’uscita da e per Falconara.
Per il momento, il trasferimento del Lidl da Castelferretti a Case Unrra, sempre lungo via Marconi nell’area ex Simonetti, dove da anni era presente un magazzino di rivendita di materiali edilizi, non più produttivo, ha consentito una ampia opera di riqualificazione dell’intera area. È stato realizzato anche un ampio parcheggio a servizio della attività distributiva/commerciale (implementatasi di recente anche con l’avvento del marchio nazionale Risparmio Casa), ma sempre aperto e disponibile al pubblico nelle 24 ore. Inoltre si è proceduto, come da progetto, a piantare alcune centinaia di essenze arboree che contribuiranno, una volta cresciute, ad assorbire la CO2 e costituire una barriera di verde laddove era completamente assente.
Sono anche funzionanti due postazione di ricariche elettriche per automezzi a disposizione della clientela. Il traffico, come dicevo, intenso da sempre nella zona, è stato canalizzato, rendendo indipendente i due sensi di marcia e obbligando ad una diminuzione di velocità gli automezzi. Il livello di sicurezza si è decisamente innalzato, anche attraverso la conduzione di una efficiente rotatoria.
PIAZZA CATALANI, UN NUOVO MODO DI VIVERE IL TERRITORIO
I tecnici la chiamano Urbanistica tattica. Io la interpreto come un nuovo modo di riappropriarsi degli spazi urbani, anche di quelli che possono apparire, a torto, poco significativi.
Rendere, cioè, fruibile con semplicità e immediatezza piazze di quartiere, spazi dimenticati accanto alle case, reiventarsi utilizzazioni per giovani, ragazzi, famiglie, ma anche meno giovani, dove si può provare ad avere momenti di incontro e di socializzazione. Con investimenti contenuti, ma tanto senso di responsabilità e di appartenenza per luoghi che, in definitiva, sono nostri. Curarne il decoro e l’utilizzo civile in piena libertà.
Si potranno promuovere attività ludiche, sportive, senza il ricorso ad un esasperato agonismo, Promuovere occasioni di incontro fra Associazioni e attività del tempo libero, in un clima di inclusione, anche fra etnie diverse. E, perché no, anche chiacchiere fra meno giovani e famiglie, fare giochi di società, leggere un libro e coinvolgere anche i meno fortunati, superando le loro disabilità.