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Autorità Portuale, difendiamo Ancona ma non ci si dimentichi di Falconara
In questi giorni sto leggende con molto interesse la vicenda che riguarda l'accorpamento delle Autorità Portuali e che potrebbe portare ad un'unione tra Ancona e Ravenna. Ipotesi da scongiurare non tanto per questioni di leadership (deglutisco quando sento il presidente Ceriscioli dire che "Ancona potrebbe essere la leader" se penso al fatto che il ministro Del Rio è romagnolo e al sentimento anti anconetano dei pesaresi) quanto per diversità di traffici tra le due strutture e anche perché il nostro territorio rischia di perdere gli investimenti che nascono da queste attività. Mi schiero dunque dalla parte di chi difende l'autonomia di Ancona e della sua Autorità Portuale.
Anche Falconara è coinvolta e dispiace constatare che quando si parla del porto dorico si tende troppo spesso a dimenticare che circa la metà dei traffici complessivi vengono sviluppati dall'attività della Raffineria Api che ha sede qui da noi. I nostri operatori balneari sono assoggettati all'Autorità Portuale. In passato questo status non è mai stato preso in considerazione. È stato Goffredo Brandoni il primo sindaco falconarese a far riconoscere alla città il ruolo di partner. Tant'è che proprio all'Autorità Portuale dobbiamo alcuni importanti investimenti come, ad esempio, la metanizzazione del litorale.
Falconara ha anche appoggiato la nomina di Rodolfo Giampieri, attuale presidente dell'Ap. Doveroso da parte sua, e da parte degli altri attori di questa partita, difendere l'autonomia di Ancona rispetto a un disegno di accorpamento con Ravenna malvisto anche in Romagna.
Falconara ha anche appoggiato la nomina di Rodolfo Giampieri, attuale presidente dell'Ap. Doveroso da parte sua, e da parte degli altri attori di questa partita, difendere l'autonomia di Ancona rispetto a un disegno di accorpamento con Ravenna malvisto anche in Romagna.
Altrettanto doveroso coinvolgere Falconara in questa partita. Anche perché ad essere minacciato non è soltanto il porto del quale, ripeto, il nostro territorio è "azionista" per quasi il 50%, ma tutto quel sistema logistico rappresentato dal triangolo Ancona-Falconara-Jesi, porto-aeroporto-interporto, che andrebbe finalmente messo a regime per il trasporto di merci da e per l'Est Europa e il Medio Oriente.
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- Creato MarPMCESTE_Luglio+0200RLugPMCEST_Jth7
Antenna, al fianco dei cittadini per il NO
La telenovela estiva a Falconara è quella che gira attorno all'antenna che Telecom e Vodafone vorrebbero realizzare a Palombina Vecchia. Negli ultimi giorni se ne sono dette tante e ritengo giusto fare il punto della situazione anche per far comprendere ai cittadini, che magari non hanno avuto la possibilità di partecipare alle assemblee o che non sono riusciti a informarsi in maniera esaustiva, la complessità di questa partita che, amministratori e cittadini, stanno giocando. Le due compagnie telefoniche hanno individuato un punto, a Palombina Vecchia, tra via Italia e via Puglie, di proprietà di un privato. Per realizzare l'antenna serve una Conferenza dei Servizi che si esprime a maggioranza. Ne fanno parte Comune, Arpam, Asur e promotori (Telecom e Vodafone). Noi ci siamo opposti ma le leggi in vigore non ci consentono di fermare questa costruzione a meno che non sia in vigore un Piano Antenne che dica quali punti del territorio sono vietati a questo tipo di realizzazioni.
Perché diciamo no? Intanto perché l'antenna in questione andrebbe a installarsi vicino alle scuole Ferraris, vicino alla parrocchia di San Giuseppe e vicino al campo sportivo Neri. Luoghi molto frequentanti da persone di tutte le età in una Falconara, lo ricordo per chi se ne fosse dimenticato, che è la città più densamente abitata delle Marche.
Cosa stiamo facendo? Siamo riusciti a sospendere la Conferenza dei Servizi senza farla esprimere sulla richiesta. Nel frattempo le Commissioni Ambiente e Urbanistica, tempi stretti, si riuniranno per realizzare un Piano Antenne al passo con i tempi e con le previsioni urbanistiche del Prg. La riunione è stata già fissata per lunedì 13 luglio. Al tempo stesso il dialogo con Vodafone/Telecome è aperto. Anche loro, a mio avviso, hanno una responsabilità nei confronti dei cittadini. Vorremmo cercare insieme un'altra collocazione. Un muro contro muro non interessa nessuno.
Ai cittadini posso solo dire, per il momento, che siamo dalla loro parte. Ci preme tutelare la salute delle famiglie. Su queste materie il confronto con loro è obbligatorio e auspicabile. Non si può decidere senza un dibattivo preventivo e informativo. Capiamo le preoccupazioni e faremo di tutto per evitare non solo questa ma anche il ripresentarsi di una problematica del genere.
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Elezioni regionali, ripartire dopo il flop: servono nuovi interpreti
Mi sono preso qualche giorno per riflettere sull'andamento e sui risultati della campagna elettorale che si è conclusa domenica con un risultato che impone all'area moderata un vero bagno di umiltà.
Al termine di una campagna elettorale povera di idee, assolutamente priva di proposte progettuali da parte di tutti gli schieramenti – nessuno escluso – durante la quale non è stato toccato alcun tema di rilievo per le esigenze dei marchigiani, la voglia di protesta ha avuto la meglio.
Protesta che è sfociata in un astensionismo senza precedenti – oltre 640mila marchigiani non si sono recati affatto alla urne a testimonianza della disaffezione dei cittadini verso la politica e verso le Istituzioni – o che ha trovato risposta nei megafoni nazionali, si chiamino essi Salvini, Grillo o Meloni.
Quanto alla proposte e all'alleanza maturata attorno a Spacca, ritengo avessero un minimo di concretezza sui temi e di progettualità. A titolo di esempio, cito l'interesse programmatico a porre l'indice sulla esigenza di rimettere in moto il meccanismo produttivo calato sulla realtà marchigiana. Purtroppo i portatori di questa proposta non erano e non sono credibili: autoreferenziali, spesso divisi in fazioni e troppo occupati dalle beghe interne e personalismi sterili per ascoltare le istanze della gente, delle famiglie, delle imprese. La stessa candidatura di Spacca, dopo una lunga carriera politica nel centrosinistra, non è stata comprensibilmente accettata dagli elettori e ha portato, come diretta conseguenza, la frattura del centrodestra. Le ripercussioni si sono avute nella stessa Falconara dove, a differenza dei grandi risultati conseguiti in questi anni, il fronte comune moderato si è spezzato in mille rivoli non comprendendo l'importanza di dare alla città un suo interlocutore regionale. Il poco tempo a disposizione non ha consentito di condividere questo progetto politico.
Il non voto, in questo caso, è stato una risposta chiara e concreta verso una classe dirigente incapace di interpretare i veri bisogni della gente e il suo stato di insofferenza.
Quanto al Pd, siamo in presenza di una vittoria dell'apparato. Non sarei, quindi, molto trionfale. Il tanto sbandierato CAMBIAMENTO è stato reclamizzato da una nuova leva di politici burocrati e mestieranti che si affaccia sulla scena.
Tornando all'area moderata e riformista, auspico un ritorno alla discussione interna, alla creazione di nuovi spazi dove confrontare le idee da tradurre in proposta politica e in azione di governo UNITARIA. Unità che può essere raggiunta solo attraverso un approfondito confronto sui temi e con il dialogo costante con le varie componenti della società. La frammentazione porta allo sfascio. E i progetti, a questo punto dovrebbe essere chiaro a tutti, possono volare solo se in cammino sulle gambe di nuovi interpreti.
Mi sono preso qualche giorno per riflettere sull'andamento e sui risultati della campagna elettorale che si è conclusa domenica con un risultato che impone all'area moderata un vero bagno di umiltà.
Al termine di una campagna elettorale povera di idee, assolutamente priva di proposte progettuali da parte di tutti gli schieramenti – nessuno escluso – durante la quale non è stato toccato alcun tema di rilievo per le esigenze dei marchigiani, la voglia di protesta ha avuto la meglio.
Protesta che è sfociata in un astensionismo senza precedenti – oltre 640mila marchigiani non si sono recati affatto alla urne a testimonianza della disaffezione dei cittadini verso la politica e verso le Istituzioni – o che ha trovato risposta nei megafoni nazionali, si chiamino essi Salvini, Grillo o Meloni.
Quanto alla proposte e all'alleanza maturata attorno a Spacca, ritengo avessero un minimo di concretezza sui temi e di progettualità. A titolo di esempio, cito l'interesse programmatico a porre l'indice sulla esigenza di rimettere in moto il meccanismo produttivo calato sulla realtà marchigiana. Purtroppo i portatori di questa proposta non erano e non sono credibili: autoreferenziali, spesso divisi in fazioni e troppo occupati dalle beghe interne e personalismi sterili per ascoltare le istanze della gente, delle famiglie, delle imprese. La stessa candidatura di Spacca, dopo una lunga carriera politica nel centrosinistra, non è stata comprensibilmente accettata dagli elettori e ha portato, come diretta conseguenza, la frattura del centrodestra. Le ripercussioni si sono avute nella stessa Falconara dove, a differenza dei grandi risultati conseguiti in questi anni, il fronte comune moderato si è spezzato in mille rivoli non comprendendo l'importanza di dare alla città un suo interlocutore regionale. Il poco tempo a disposizione non ha consentito di condividere questo progetto politico.
Il non voto, in questo caso, è stato una risposta chiara e concreta verso una classe dirigente incapace di interpretare i veri bisogni della gente e il suo stato di insofferenza.
Quanto al Pd, siamo in presenza di una vittoria dell'apparato. Non sarei, quindi, molto trionfale. Il tanto sbandierato CAMBIAMENTO è stato reclamizzato da una nuova leva di politici burocrati e mestieranti che si affaccia sulla scena.
Tornando all'area moderata e riformista, auspico un ritorno alla discussione interna, alla creazione di nuovi spazi dove confrontare le idee da tradurre in proposta politica e in azione di governo UNITARIA. Unità che può essere raggiunta solo attraverso un approfondito confronto sui temi e con il dialogo costante con le varie componenti della società. La frammentazione porta allo sfascio. E i progetti, a questo punto dovrebbe essere chiaro a tutti, possono volare solo se in cammino sulle gambe di nuovi interpreti.
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- Creato SabAMCESTE_Maggio+0200RMagAMCEST_Jth7
Scegliere la persona e dargli fiducia: il voto è l'atto fondamentale della Democrazia
Siamo al termine di questa campagna elettorale anomala. Parlando con la gente, telefonando agli amici, ho toccato con mano che rassegnazione e repulsione per la politica - sentimenti a tassi già elevatissimi e non da ieri - stanno contagiando sempre più persone. Che il giorno del voto sia stato messo a ridosso del Ponte del 2 Giugno, non aiuta. Molti hanno preferito al vacanza al recarsi alle urne.
Non li biasimo. Al tempo stesso però voglio convincerli che il voto è sempre importante. È l'atto su cui si fonda una Democrazia. I cittadini danno fiducia ai loro rappresentanti. Hanno il diritto sacrosanto di toglierla se questi hanno deluso. Personalmente, pur facendo parte di partiti politici, non sono mai stato organico e spesso ho scontato sulla mia pelle l'onestà intellettuale che mi viene riconosciuta. Ho sempre cercato, nella mia attività al servizio della comunità, di ascoltare i cittadini e di risolvere i problemi. Anche se questo comportava lo scontro interno.
Da vicesindaco di Falconara ho lavorato, al fianco del sindaco Brandoni, per salvare la città dai disastri economici lasciati in eredità dall'allora centrosinistra, oggi Pd. A questo ho aggiunto l'impegno in importanti questioni sovraccomunali che hanno collegato Falconara al resto del territorio regionale come:
Aeroporto Raffaello Sanzio - Chiesto di investire sul settore trasporti e di unificare la guida con porto di Ancona e Interporto di Jesi, in aperta critica nei confronti della precedente amministrazione di Aerdorica;
Riqualificazione area Montedison - Tra i maggiori sostenitori del progetto di riconversione dell'area promosso da privati che, previa bonifica, porterà sviluppo e posti di lavoro dove oggi regna degrado e incuria;
Lo sport come volano turistico - Promosso e sostenuto numerosi eventi sportivi di carattere regionale e nazionale come: la Grande Boxe con l'incontro Focosi vs Molnar al PalaBadiali, iniziative in collaborazione con il Gas (con Zorzi, Lucchetta, ecc), tornei interregionali ospitati nelle strutture cittadine;
Sicurezza della spiaggia - Vigilanza e collaborazione tra le Polizie Municipali di Falconara e Ancona per controllare le spiagge di Palombina;
Conerobus e trasporto pubblico urbano - Introduzione di nuovi tipi di biglietti (orario 60 min, andata/ritorno, giornaliero, settimanale e collegamento turistico con parco zoo) per le tratte urbane di Falconara;
Distretto Culturale Evoluto - Finanziamenti regionali per coniugare cultura e sviluppo economico grazie al progetto "La Valle della Creatività" presentato con il Comune di Fabriano;
Sicurezza stradale - Finanziamento di 120mila euro per la messa in sicurezza di via Flaminia grazie a un progetto presentato con il Comune di Ancona;
Turismo sostenibile - Finanziamento (40mila euro già stanziati) per realizzare un percorso cicloturistico che colleghi Falconara al resto del territorio in un progetto avviato da Legambiente;
Videosorveglianza - Progetto videosorveglianza del territorio attraverso l'installazione di telecamere in collaborazione con la Protezione Civile Regionale;
Protezione della Costa - Falconara, prima città costiera e sede di strutture regionali per previre l'inquinamento marino e, in caso di necessità, pronto intervento.
Per dare più voce a questo territorio della Bassa Vallesina, così importante dal punto di vista strategico per le Marche ma troppo spesso reso marginale dalle politiche della Regione, chiedo a tutti voi di darmi fiducia e di scrivere, accanto al simbolo di Forza Italia, il nome ROSSI. Vogliamo PORTARE IL BUON GOVERNO IN REGIONE.
Siamo al termine di questa campagna elettorale anomala. Parlando con la gente, telefonando agli amici, ho toccato con mano che rassegnazione e repulsione per la politica - sentimenti a tassi già elevatissimi e non da ieri - stanno contagiando sempre più persone. Che il giorno del voto sia stato messo a ridosso del Ponte del 2 Giugno, non aiuta. Molti hanno preferito al vacanza al recarsi alle urne.
Non li biasimo. Al tempo stesso però voglio convincerli che il voto è sempre importante. È l'atto su cui si fonda una Democrazia. I cittadini danno fiducia ai loro rappresentanti. Hanno il diritto sacrosanto di toglierla se questi hanno deluso. Personalmente, pur facendo parte di partiti politici, non sono mai stato organico e spesso ho scontato sulla mia pelle l'onestà intellettuale che mi viene riconosciuta. Ho sempre cercato, nella mia attività al servizio della comunità, di ascoltare i cittadini e di risolvere i problemi. Anche se questo comportava lo scontro interno.
Da vicesindaco di Falconara ho lavorato, al fianco del sindaco Brandoni, per salvare la città dai disastri economici lasciati in eredità dall'allora centrosinistra, oggi Pd. A questo ho aggiunto l'impegno in importanti questioni sovraccomunali che hanno collegato Falconara al resto del territorio regionale come:
Aeroporto Raffaello Sanzio - Chiesto di investire sul settore trasporti e di unificare la guida con porto di Ancona e Interporto di Jesi, in aperta critica nei confronti della precedente amministrazione di Aerdorica;
Riqualificazione area Montedison - Tra i maggiori sostenitori del progetto di riconversione dell'area promosso da privati che, previa bonifica, porterà sviluppo e posti di lavoro dove oggi regna degrado e incuria;
Lo sport come volano turistico - Promosso e sostenuto numerosi eventi sportivi di carattere regionale e nazionale come: la Grande Boxe con l'incontro Focosi vs Molnar al PalaBadiali, iniziative in collaborazione con il Gas (con Zorzi, Lucchetta, ecc), tornei interregionali ospitati nelle strutture cittadine;
Sicurezza della spiaggia - Vigilanza e collaborazione tra le Polizie Municipali di Falconara e Ancona per controllare le spiagge di Palombina;
Conerobus e trasporto pubblico urbano - Introduzione di nuovi tipi di biglietti (orario 60 min, andata/ritorno, giornaliero, settimanale e collegamento turistico con parco zoo) per le tratte urbane di Falconara;
Distretto Culturale Evoluto - Finanziamenti regionali per coniugare cultura e sviluppo economico grazie al progetto "La Valle della Creatività" presentato con il Comune di Fabriano;
Sicurezza stradale - Finanziamento di 120mila euro per la messa in sicurezza di via Flaminia grazie a un progetto presentato con il Comune di Ancona;
Turismo sostenibile - Finanziamento (40mila euro già stanziati) per realizzare un percorso cicloturistico che colleghi Falconara al resto del territorio in un progetto avviato da Legambiente;
Videosorveglianza - Progetto videosorveglianza del territorio attraverso l'installazione di telecamere in collaborazione con la Protezione Civile Regionale;
Protezione della Costa - Falconara, prima città costiera e sede di strutture regionali per previre l'inquinamento marino e, in caso di necessità, pronto intervento.
Per dare più voce a questo territorio della Bassa Vallesina, così importante dal punto di vista strategico per le Marche ma troppo spesso reso marginale dalle politiche della Regione, chiedo a tutti voi di darmi fiducia e di scrivere, accanto al simbolo di Forza Italia, il nome ROSSI. Vogliamo PORTARE IL BUON GOVERNO IN REGIONE.